La casa come base sicura per stare nel mondo. Area Welfare e comunità 22 Ottobre 202022 Ottobre 2020 La parola “casa”, nel senso più letterale del termine, indica ciò che fornisce riparo, un luogo sicuro, che difende e protegge. Un confine fra “dentro” e “fuori”, ma anche un punto di contatto e di apertura con il mondo. La casa rappresenta uno spazio fisico, ma non solo: è uno spazio carico dei significati che gli attribuiamo e con i quali leggiamo noi, gli altri e il mondo. Come esseri umani, uno dei nostri bisogni principali è il bisogno di sicurezza (Maslow, 1954). Di questo bisogno fanno parte tutti quei bisogni che, subito dopo quelli fisiologici legati alla sopravvivenza (respiro, alimentazione, omeostasi, sonno), riguardano non solo la sicurezza fisica, ma anche quella mentale, famigliare, di salute e di proprietà. Possiamo chiamarli anche bisogni di appartenenza, di stabilità, di protezione e di dipendenza. Sono necessità intrinseche in ognuno di noi, fondamentali soprattutto nelle fasi di crescita e di sviluppo del bambino e dell’adolescente, fino all’età adulta. Questi bisogni, esattamente come gli altri presenti in ognuno di noi, si manifestano tramite alcuni comportamenti tipici, soprattutto di stampo sociale e di attaccamento. Con il termine attaccamento si fa riferimento alla “propensione innata a cercare la vicinanza protettiva di un membro della propria specie quando si è vulnerabili ai pericoli ambientali per fatica, dolore, impotenza o malattia” (Bowlby, 1969). La qualità della relazione fra il bambino e la sua figura di riferimento plasma e modula la rappresentazione mentale che il bambino, e poi l’adulto, ha di sé, dell’altro e della relazione. Quando l’attaccamento è “sicuro” si sperimenta un senso di sicurezza e protezione, che permette di sperimentare senza eccessiva prudenza e paura. Possiamo anche intenderlo come attaccamento al proprio posto sicuro. In psicologia un posto sicuro, una base sicura, è un luogo, uno spazio dove si sperimenta una sensazione di benessere e rilassamento e dove ci si sente pronti ad esplorare il mondo. Quando funzionale, la casa può diventare così una base sicura, serena e solida. Un posto da cui tornare, ma anche un posto da cui partire. Dott.ssa Francesca Mannarino (Psicologa Clinica)